
Fondo per la Transizione Industriale – 3° Bando
Il Fondo per la Transizione Industriale è uno strumento finanziato con le risorse del PNRR, Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nato per aiutare le imprese italiane ad affrontare la sfida della transizione ecologica. Dopo le prime due edizioni, viene ora lanciato il terzo bando, che mette a disposizione risorse consistenti per sostenere progetti di investimento delle imprese manifatturiere su tutto il territorio nazionale, che hanno le seguenti finalità:
– maggiore efficienza energetica;
– impianti energetici per autoconsumo;
– uso efficiente delle risorse.
Il bando mette a disposizione 134 milioni di euro complessivi, suddivisi con delle riserve precise:
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il 50% dei fondi è destinato alle imprese energivore, cioè quelle con elevato consumo di energia, individuate nell’elenco ufficiale della CSEA (Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali);
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il 40% delle risorse è invece riservato a progetti che si realizzano nelle regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Soggetti ammissibili:
Possono partecipare tutte le imprese manifatturiere, indipendentemente dalla dimensione.
Le regole principali sono:
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Le PMI possono presentare domanda anche se localizzate in aree non agevolate;
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Le grandi imprese possono partecipare solo se l’investimento è localizzato in “Zone A” della Carta degli aiuti a finalità regionale (con maggiore svantaggio socio-economico);
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Le imprese non devono essere in liquidazione volontaria, né sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie;
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Non devono risultare già in situazione di difficoltà alla data del 31 dicembre 2019.
Spese ammissibili:
Gli investimenti devono avere un importo compreso tra 3 e 20 milioni di euro.
Sono considerate ammissibili le spese per:
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acquisto del suolo aziendale e sistemazioni, entro il limite del 10% dell’investimento;
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opere murarie e assimilate, fino al 40%, solo se necessarie agli obiettivi ambientali;
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impianti, macchinari e attrezzature di nuova fabbricazione;
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software, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate;
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formazione del personale legata al progetto (compresi viaggi, materiali, utilizzo attrezzature, servizi di consulenza);
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spese di consulenza specifiche connesse alla formazione.
Sono invece escluse le spese per interventi che servono soltanto ad adeguarsi a obblighi normativi già vigenti, o che portino ad aumentare la capacità produttiva oltre il 20% rispetto alla situazione di partenza.
Entità del contributo:
Il contributo varia a seconda del tipo di progetto e dell’area geografica:
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Efficienza energetica: dal 25% al 30% dei costi, con maggiorazioni per PMI, microimprese e investimenti nelle zone agevolate.
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Impianti per energie rinnovabili e autoconsumo: fino al 45% per la produzione da rinnovabili; fino al 30% per altri investimenti (es. stoccaggio).
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Economia circolare e uso efficiente delle risorse: fino al 40% dei costi ammissibili.
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Cambiamento dei processi produttivi: fino al 30%.
E’ possibile richiedere un anticipazione del 30% sulla base di una fideiussione o polizza fideiussoria.
Sono previste maggiorazioni percentuali per le PMI e per i progetti localizzati in aree svantaggiate, oltre a punteggi premiali in graduatoria:
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+15% per chi riduce l’uso di materie prime critiche in ingresso di almeno il 5%;
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+5% per chi possiede certificazioni ambientali (ISO 14001, EMAS, ISO 50001, ISO 14006, Ecolabel);
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+3% per chi possiede un rating di legalità;
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+2% per chi possiede la certificazione della parità di genere.
Le domande possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 17 settembre 2025 e fino alle ore 12:00 del 10 dicembre 2025.
Per maggiori informazioni e per presentare la domanda contattaci al numero 0881377624 o scrivi a info@agevolaweb.it