Autoproduzione di energia da FER
L’energia pesa sempre di più sui costi delle imprese. Questa misura offre la possibilità di produrre energia rinnovabile in autonomia, riducendo le spese e rendendo più stabile il funzionamento dell’azienda.
L’incentivo sostiene investimenti utili e immediatamente vantaggiosi, premiando chi sceglie soluzioni affidabili e sistemi che permettono di autoprodurre energia, ottenendo risparmi costanti nel tempo.
Non è solo un contributo per installare un impianto: è un’opportunità per rafforzare l’indipendenza energetica dell’impresa e ridurre la dipendenza dai costi di mercato.
A chi è rivolto
I beneficiari della misura sono tutte le tipologie di impresa che hanno nella propria disponibilità l’unità produttiva, situate in aree industriali, produttive o artigianali di Comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti, delle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Cosa finanzia
A) Impianti fotovoltaici e/o termo-fotovoltaici
Destinati all’autoconsumo immediato, installati su edifici esistenti o coperture pertinenziali dell’unità produttiva. È ammesso anche il potenziamento di impianti esistenti (no rifacimento).
Potenza supportata: 10 kW – 1.000 kW.
B) Sistemi di accumulo connessi all’impianto
Installabili in combinazione con l’impianto, consentono autoconsumo differito.
Devono assorbire almeno il 75% dell’energia prodotta dall’impianto e soddisfare specifici parametri tecnici per garantire efficienza e sicurezza.
Condizioni fondamentali del progetto
Il progetto deve:
- riguardare una sola unità produttiva situata in aree industriali/artigianali di Comuni > 5.000 abitanti delle regioni del Sud;
- prevedere energia destinata all’autoconsumo (l’eccedenza va ceduta gratuitamente al GSE per 20 anni);
- essere avviato dopo la domanda;
- essere completato entro 18 mesi dall’ammissione;
- includere una relazione tecnica asseverata con consumi, potenze, localizzazione e conformità edilizia-ambientale.
Spese ammissibili
Sono agevolabili i costi relativi a:
// acquisto, trasporto, installazione e connessione dell’impianto;
// componentistica termica (per impianti termo-fotovoltaici);
// sistemi di stoccaggio e infrastrutture correlate;
// opere civili strettamente necessarie.
La normativa prevede inoltre costi unitari massimi ammissibili, differenziati per taglia e tipologia di moduli (classe A, B, C o non iscritti al Registro).
Entità dell’agevolazione
L’agevolazione è concessa come contributo in conto impianti, con un’intensità che varia in base alla dimensione dell’impresa e alla tipologia di tecnologia adottata.
Per gli impianti fotovoltaici il contributo può coprire fino al 58% dell’investimento per le piccole imprese, il 48% per le medie e il 38% per le grandi.
Le percentuali crescono nel caso degli impianti termo-fotovoltaici, dove il sostegno arriva al 63% per le piccole imprese, al 53% per le medie e al 43% per le grandi.
Anche i sistemi di accumulo sono finanziati con intensità significative, pari al 48%, 38% e 28% rispettivamente.
Sono inoltre previste maggiorazioni che premiano scelte tecnologiche più avanzate o una gestione energetica più strutturata: l’intensità aumenta del 5% nel caso di moduli fotovoltaici di categoria B o C, del 2% per moduli di categoria A e di un ulteriore 2% se l’impresa è dotata di certificazione ISO 50001.
Quando presentare domanda
Dal 3 dicembre 2025 ore 10:00al 3 marzo 2026 ore 10:00
Vuoi capire se la tua idea è ammissibile?
Agevola supporta le imprese in tutte le fasi:
// analisi dei requisiti
// definizione del progetto
// costruzione del piano economico
// predisposizione della domanda
// gestione dei rapporti con GSE
0881 377624
info@agevolaweb.it
