Cultura Cresce
La cultura non è solo patrimonio: è produzione, competenze, lavoro. Con il nuovo bando Cultura Cresce, vengono messi a disposizione strumenti concreti per sostenere la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle attività culturali e creative nelle regioni del Mezzogiorno: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
La misura è pensata per rafforzare un settore che negli ultimi anni ha mostrato una grande capacità di innovazione, ma che richiede investimenti mirati per crescere in modo stabile e competitivo.
A chi è rivolto
Il bando prevede tre linee di intervento, ciascuna con requisiti propri, così da includere sia realtà già consolidate sia progetti in fase di avvio.
Capo A – Consolidamento delle imprese che operano nella filiera culturale e creativa
Sostiene le imprese culturali e creative già avviate, costituite da oltre 5 anni, incluse le imprese sociali, che operano in via esclusiva o prevalente in una o più attività della filiera culturale.
Capo B – Sostegno alle nuove imprese operanti nella filiera culturale e creativa
Sostiene le imprese costituite da meno di 5 anni o costituende, incluse le imprese sociali, che svolgono o intendono svolgere, in forma di impresa, in via esclusiva o prevalente, una o più attività della filiera culturale.
Capo C – Enti del Terzo Settore, associazioni e fondazioni
Dedicato alle imprese sociali, i soggetti del Terzo Settore, le associazioni e le fondazioni, che svolgono attività economica di ideazione, creazione, produzione, sviluppo, diffusione, promozione, conservazione, ricerca, valorizzazione e gestione di beni, attività e prodotti culturali, incluse le attività ausiliarie o di supporto purché strettamente funzionali alle finalità culturali e creative.
Progetti e spese ammissibili
A seconda del Capo di riferimento, sono ammissibili:
- investimenti materiali e immateriali
- opere murarie
- acquisizione di mezzi di produzione
- sviluppo di nuovi prodotti, processi o servizi
- progetti di innovazione organizzativa o di integrazione di filiera
Le spese possono riguardare, tra le altre:
- impianti, attrezzature, arredi e mezzi mobili
- software, licenze, brevetti, know-how
- consulenze specialistiche
- capitale circolante fino al 20% del progetto
Gli importi massimi dei progetti variano in base alla linea:
Capo A e Capo B: fino a 2,5 milioni di euro | Capo C: fino a 500.000 euro
Tutti i progetti devono essere realizzati entro 24 mesi dalla firma del contratto con Invitalia.
È obbligatorio prevedere almeno un’assunzione a tempo indeterminato e un incremento di fatturato nell’anno successivo alla conclusione del progetto.
Forma e intensità delle agevolazioni
Le agevolazioni combinano finanziamento agevolato a tasso zero e contributo a fondo perduto, fino a un massimo dell’80% delle spese ammissibili.
Capo A e Capo B – Imprese
50% finanziamento agevolato (tasso 0) 30% contributo a fondo perduto
Durata rimborso: fino a 10 anni, rate semestrali .
Capo C – ETS, imprese sociali, associazioni, fondazioni
40% finanziamento agevolato 40% contributo a fondo perduto
Per tutte le linee è richiesto un cofinanziamento privato pari alla quota non coperta dal contributo, e sono previsti servizi di tutoraggio tecnico-gestionale del valore di 10.000 euro.
Quando presentare la domanda
Le domande potranno essere presentate a partire dal 10 dicembre 2025 alle ore 12:00 attraverso la piattaforma dedicata gestita da Invitalia.
Vuoi capire se la tua idea è ammissibile?
Agevola supporta imprese ed enti culturali in tutte le fasi:
// analisi dei requisiti
// definizione del progetto
// costruzione del piano economico
// predisposizione della domanda
// gestione dei rapporti con Invitalia
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